Lo sforzo elettorale del candidato sindaco Francesco Raspini di prendere le distanze dall'assessore Francesco Raspini ha quasi del grottesco – dice Alberto Veronesi candidato del Terzo Polo a Lucca.
Cene e aperitivi elettorali che cercano di presentare come
uomo nuovo, quello che uomo nuovo non è, in un giro per paesi e frazioni, per
una campagna d'ascolto che non è mai fatta negli ultimi 5 anni dall’Assessore
Raspini.
Molti sono i fallimenti conclamati per incapacità in questi
anni a partire dalla gestione dell'ambiente. Sotto gli occhi di tutti i servizi
di Striscia la Notizia sulla gestione dei rifiuti. Raspini è stato anche
Assessore all'Ambiente che ha fatto partire i capannoni di San Pietro a Vico,
la cui attività non sappiamo ancora fosse regolare oppure no, come non
conosciamo il risultato delle analisi fatte nel capannone e se la tutela dei
lavoratori fosse garantita.
Per il caso della Manifattura Tabacchi, dopo oltre dieci anni
dall’appalto per la ristrutturazione di una parte, è sempre un cantiere aperto
e non ci sono idee chiare su cosa debba contenere.
La restante porzione è stata in parte svenduta con imperizia
e faciloneria.
Il quartiere di San Concordio è stato investito da progetti
dei quali nessuno capisce l'utilità senza condividere le scelte con la
popolazione. Oltre 8 milioni di euro di
soldi pubblici che potevano essere spesi decisamente meglio.
Per non parlare del ponte sul Serchio e gli assi viari fermi
da anni a danno dei cittadini per l'incapacità di spendere tempestivamente le
risorse e per posizioni politiche inaccettabili.
L’inefficienza ha costi enormi e le responsabilità sono
evidenti.
Il raddoppio della Ferrovia fra Pescia e Lucca è fermo e
l’opera non ha più tutti i finanziamenti per essere completata. Il casello di
Mugnano è bloccato.
La valorizzazione dei beni culturali, degli eventi, dei
nostri grandi compositori è pressoché inesistente, il menefreghismo è la parola
d’ordine, basta vedere l’inerzia sul Caffè De Simo, Le Casermette sulle Mura,
Palazzo Guinigi, San Romano, il Museo dei Comics, la Cavallerizza, il Teatro di
Ponte a Moriano e potrei continuare per molto ancora. Questo immobilismo e poca
collaborazione costringe gli organizzatori degli eventi più qualificanti ad
emigrano verso altri luoghi.
Ci dicono gli addetti ai lavori: "ma come realizzerete
le cose?"
Non è una questione di come – continua Alberto Veronesi. La
macchina comunale lavora (anche se ha bisogno di ottimizzare i processi), il
bilancio ha un avanzo e le risorse se si è in grado di reperirle, ci sono.
Il problema di questi anni non è stato il "come" ma
la mancanza di un'idea di futuro per Lucca, la mancanza di un progetto e la
puntualità nel perseguirlo.
Dico basta – conclude Veronesi – ad una sinistra e una destra
che si sono alternate in questi 15 anni alla guida di Lucca come se fosse cosa
loro.
Ai cittadini chiedo di valutare se sono stati contenti di
come sia stata amministrata Lucca in questi anni. Se sì sanno per chi votare,
se non lo sono possono scegliere me, che sostegno con progetti e programmi che "Un'altra
Lucca è possibile" con il Terzo Polo.

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