Molte le cene elettorali di Raspini, Assessore della Giunta di sinistra, candidatosi per proseguire la mala gestione del suo maestro Tambellini.
L’ultima cena vedrà apparecchiato anche il pisano Letta: si
mangia e si balla mentre tutto sta andando a rotoli.
Il mega progetto della nuova sede di Sistema Ambiente è
naufragato sotto le inchieste di Canale 5 e il rischio inquinamento è sotto gli
occhi di tutti.
La Manifattura Tabacchi, lato nord: dopo oltre dieci anni dall’appalto
per la ristrutturazione, è sempre un cantiere aperto.
La Manifattura, lato sud, è finita a pesci in faccia con la
Fondazione Cassa di Risparmio e la parte migliore svenduta ad anonimi
acquirenti senza che la Giunta Tambellini-Raspini sia riuscita almeno a sapere
a chi hanno fatto questo regalo.
Il quartiere di San Concordio è stato devastato da progetti
assurdi di cui nessuno capisce il possibile utilizzo e l’unica cosa certa è che
si sono buttati al vento oltre 8 milioni di euro di soldi pubblici. Viene da
piangere pensando alle cose utili e necessarie che potevano essere fatte, con
oltre 16 miliardi di vecchie lire.
Il ponte sul Serchio è fermo da anni, come gli Assi Viari e i
finanziamenti acquisiti stanno assottigliandosi, giorno dopo giorno e le opere,
anche nel caso, improbabile, giungessero a compimento, costerebbero molto più
del doppio di quanto sarebbero costate se fatte subito. L’inefficienza ha costi
spaventosi e i colpevoli sono loro.
Il raddoppio della Ferrovia fra Pescia e Lucca è fermo e
l’opera non ha più tutti i finanziamenti per essere completata. Il casello di
Mugnano è bloccato.
La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti è inefficiente a
costi stratosferici.
La valorizzazione dei beni culturali, degli eventi, dei
nostri grandi compositori è pressoché inesistente, il menefreghismo è la parola
d’ordine, basta vedere l’inerzia sul Caffè De Simo, Le Casermette sulle Mura,
Palazzo Guinigi, San Romano, il Museo dei Comics, la Cavallerizza, il Teatro di
Ponte a Moriano…e potrei continuare per molto ancora. Gli eventi più
qualificanti emigrano verso Viareggio.
Raspini è stato assessore silente della Giunta di Tambellini
per quasi due mandati, sempre allineato e coperto dietro le sue spalle. Mai una
posizione autonoma.
Dopo il disastro di questi anni è possibile affidare le sorti
di una grande città come Lucca, ad uno sconosciuto il cui unico titolo è essere
l’erede di Tambellini?
Non vediamo nessuno, neppure il PD, ringraziare Tambellini
per la sua attività di Sindaco: il giudizio negativo è totale e di tutti.
Vogliamo mettere la nostra Lucca nelle mani di Tambellini Due?
Il vero cambiamento è al centro, con il Terzo Polo e il maestro Alberto Veronesi.
Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva

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