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venerdì 11 novembre 2022

Per il colto e per l’inclita ricapitoliamo la questione dei caminetti e stufe a legna.

Molti mesi fa i Riformisti sollevarono il problema del riscaldamento a legna proibito, da anni, in 14 comuni della lucchesia e della valdinievole causa una centralina capannorese che in inverno supera i parametri ammessi.

Ci si chiedeva, visto l’alto costo di luce e gas, se non fosse opportuno sospendere per l’inverno 2023 tale divieto.

Alberto Baccini a nome di Italia Viva Lucca chiedeva pubblicamente di sospendere per l’inverno 2023 il divieto di accendere i riscaldamenti a biomasse e di incrementare i finanziamenti a fondo perduto per la sostituzione delle vecchie stufe e camini per l’inverno 2024.

Parallelamente Baccini chiedeva al Capogruppo di Italia Viva in Regione, Stefano Scaramelli, la presentazione di una mozione in tal senso al Consiglio Regionale.

Scaramelli ha presentato prontamente e per primo a nome di Italia Viva la richiesta di sospendere tale divieto di accensione sollecitando nuovi contributi per l’ammodernamento degli impianti al Consiglio Regionale.

In risposta a questa nostra richiesta l’Assessore Monni, del PD in Regione, negava la richiesta di sospensione e sosteneva una proposta di legge per introdurre multe salatissime a chi accendeva camini e stufe non di ultima generazione e per imporre ai Sindaci dei 14 Comuni di entrare nelle case dei cittadini per controllare e multare i trasgressori, pena la chiamata in causa per danni all’ambiente.

Su questa decisione di Monni, alcuni partiti e molti consiglieri regionali, compresi alcuni del PD, prendevano posizione contro e lo stesso Presidente della Provincia e Sindaco di Capannori, ma anche il Sindaco di Porcari ed altri ancora, dichiaravano di non essere disponibili ad entrare nelle case dei cittadini per multarli e chiedevano tutti la deroga ad accendere per questo inverno.

La Monni, isolata politicamente e nei territori interessati, si piegava e chiedeva al Governo la concessione della deroga all’accensione.

Una prima vittoria piena di Italia Viva e del suo Gruppo in Regione.

Adesso la battaglia si sposta sul Governo per avere la deroga e in Regione, per bloccare la legge liberticida da un lato e sollecitare dall'altro la concessione di un contributo 100% ai cittadini per l’adeguamento dei vecchi impianti, per il 2024.

Parallelamente Italia Viva chiederà ai Gruppi parlamentari del Terzo Polo di sollecitare la risposta del Governo alla richiesta di sospensiva.

Italia Viva Lucca



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