La sanità è una delle croci più dolorose della comunità lucchese dove la NON amministrazione di destra e sinistra ha creato, in vent’anni di governo, solo problemi.
Ha affermato Alberto Veronesi, candidato Sindaco del Terzo
Polo.
Problemi noti a tutti: al lucchese non conviene ammalarsi
onde evitare di aspettare 10/12 ore al pronto soccorso del San Luca o essere
mandato a Pisa per sentirsi dire che prima vengono i pisani, o passare dal
telefonino del sottoscritto per cercare di trovare una attenzione all’Istituto
Oncologico Europeo fondato da mio padre.
Al lucchese non conviene nemmeno fare il medico o
l’infermiere, per non dover pagare il parcheggio al San Luca per lavorare o per
vedersi negare le assunzioni in ruolo o farsi carico di turni di lavoro
massacranti dovuti allo smantellamento della sanità territoriale.
Alla base c’è il modello regionale toscano che esclude ab
origine la possibilità di intervento del privato nella gestione sanitaria.
Il modello esclusivo di sanità pubblica ha fallito in ogni
parte del mondo.
Anche in Cina, paese Comunista, hanno capito che la sanità
pubblica deve essere aiutata dal privato, convenzionato.
Qui, nella Unione Sovietica delle Provincie Toscane, il muro
di Berlino non è ancora caduto: Parlare di privato è come parlare del demonio.
La mia proposta per la sanità lucchese è la seguente.
Il Sindaco, all’interno della conferenza dei sindaci,
dovrebbe fare il suo dovere a fianco dei medici, infermieri e strutture
lucchesi e non limitarsi a scaldare la sedia.
È necessario rilanciare sia il San Luca sia Campo di Marte:
oltre alle assunzioni di nuovi medici ed infermieri, il San Luca dovrebbe
ottenere più spazi, per esempio acquisendo le poste centrali di Via Guglielmo
Lippi, spazi essenziali per poter ospitare le cure intermedie e le cure
specialistiche.
Campo di Marte faccia realmente posto, non solo con le parole
della Petretti, ma con i fatti, a una nuova RSA e alla Casa della Salute, oltre
ospitare nell’area Magazzino le nuove Poste, in scambio di spazi.
Campo di Marte deve essere rilanciato come Polo Sanitario e
Polo di Ricerca nell’area dell’infettivologia e della ricerca vaccinale
farmaceutica, per fronteggiare le nuove grandi emergenze mondiali dei nuovi
casi di zoonosi e super batteri.
Un’altra Lucca, ha concluso Veronesi, passa per una politica
anche sulla sanità, politica che Lucca non vede da almeno vent’anni.

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