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venerdì 18 ottobre 2019

Leopolda: perché quest'anno SI



Sabato ci sarò, ho prenotato  un ingresso e sarò alla Leopolda, nome di origine teutonica  “valorosa  tra la gente”. 
Ci ero stato anni fa ad una delle prime edizioni, torno quest’anno perché il Progetto di Italia Viva, mi incuriosisce e mi stimola. 
Diversamente degli appassionati di questa spuria seconda repubblica, con due finti poli che aspramente si combattono in una artificiale contrapposizione destra-sinistra, credo fermamente, da sempre, che per ridare stabilità e crescita responsabile a questa nostra Italia occorra un Partito che occupi lo schieramento centrale del paese, aperto alla sinistra democratica, ma anche alla destra moderata e che faccia del Riformismo e dell’Europa, la filosofia del suo esistere e del suo operare.
Ci sono stati altri tentativi negli anni, ho creduto in Sgarbi e poi nella Emma, collaborando a creare Liste civiche a loro supporto…..ma hanno dirazzato e si sono persi per strada.
Adesso ci prova Matteo Renzi, uno dei pochi uomini politici di razza che ha però un peccato originale soprattutto in una politica Italiana fatta di slogan e di fake news: resta antipatico.
Assomma due tratti di molti fiorentini, la superbia intellettuale e la sfrontatezza, doti pregevoli ma suicide in un mondo in cui gli gnomi sono stati ipnotizzati e ingaggiati come truppe d’assalto del sovranismo e del maccartismo nostrano: potere al popolo, prima gli Italiani, uno vale uno….anche se è una testa di cazzo.
I destini di un popolo non possono essere decisi da chi si fa turlupinare da un imbonitore da Circo, con falsità, slogan truculenti, promesse strabilianti, dando corpo e anima agli istinti più bassi degli invidiosi, dei sconfitti dalla vita, dei desiderosi del male altrui, cavalcando gli odi repressi e più vergognosi sulla Religione, la Razza, la collocazione Territoriale.
Dobbiamo stringere a coorte le donne e gli uomini che vivono del proprio lavoro, dei giovani, dei pensionati, di chi si sente parte della società Italiana, chi si impegna nella vita e nel sociale, chi vuole progredire e migliorare la situazione della propria famiglia.
Occorre stanare e saper coinvolgere nuovamente questa parte più attiva e responsabile della società civile Italiana che negli anni ha fatto un passo indietro stufa delle inettitudini  di una classe politica indifendibile, per riportarla al centro della vita politica e sociale dell’Italia.
Spero che dalla Leopolda esca la consapevolezza di questa battaglia, per ridare a questi donne e uomini, a questo paese, nuova fiducia nelle Istituzioni ed una guida e una prospettiva che si fondi sul Diritto, sul sapere,  sulla cultura, sul buonismo, sulla pace e sulla coesistenza sociale. 
L’oscurantismo medievale, Salviniano, populista e sovranista, la cultura dell’odio sociale, del Rosario e del manganello, va contrastato come fatto di civiltà prima ancora che politico.
Auspico un Partito nuovo e diverso che voglia fare questa battaglia politica, lottando senza quartiere, nei luoghi di lavoro,  nel Parlamento, nelle Regioni e nei Comuni e anche nelle piazze, ovunque vi sia la necessità di tenere alta la bandiera della Civiltà.
Chiudo ricordando una frase di Winston Churchill “….Il politico diventa uomo di Stato quando inizia a pensare alle prossime generazioni invece che alle prossime elezioni.“ …. ditelo a Salvini….ammesso che sappia chi era Churchill….

Francesco Colucci








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