Sabato ci sarò, ho prenotato un ingresso e sarò alla Leopolda, nome di
origine teutonica “valorosa tra la gente”.
Ci ero stato anni fa ad una
delle prime edizioni, torno quest’anno perché il Progetto di Italia Viva, mi
incuriosisce e mi stimola.
Diversamente degli appassionati di questa spuria seconda
repubblica, con due finti poli che aspramente si combattono in una artificiale contrapposizione
destra-sinistra, credo fermamente, da sempre, che per ridare stabilità e crescita
responsabile a questa nostra Italia occorra un Partito che occupi lo
schieramento centrale del paese, aperto alla sinistra democratica, ma anche
alla destra moderata e che faccia del Riformismo e dell’Europa, la filosofia
del suo esistere e del suo operare.
Ci sono stati altri tentativi negli
anni, ho creduto in Sgarbi e poi nella Emma, collaborando a creare Liste
civiche a loro supporto…..ma hanno dirazzato e si sono persi per strada.
Adesso ci prova Matteo Renzi, uno dei
pochi uomini politici di razza che ha però un peccato originale soprattutto in
una politica Italiana fatta di slogan e di fake news: resta antipatico.
Assomma due tratti di molti
fiorentini, la superbia intellettuale e la sfrontatezza, doti pregevoli ma suicide in un
mondo in cui gli gnomi sono stati ipnotizzati e ingaggiati come truppe d’assalto
del sovranismo e del maccartismo nostrano: potere al popolo, prima gli
Italiani, uno vale uno….anche se è una testa di cazzo.
I destini di un popolo non possono essere
decisi da chi si fa turlupinare da un imbonitore da Circo, con falsità, slogan
truculenti, promesse strabilianti, dando corpo e anima agli istinti più bassi
degli invidiosi, dei sconfitti dalla vita, dei desiderosi del male altrui, cavalcando
gli odi repressi e più vergognosi sulla Religione, la Razza, la collocazione
Territoriale.
Dobbiamo stringere a coorte le donne
e gli uomini che vivono del proprio lavoro, dei giovani, dei pensionati, di chi
si sente parte della società Italiana, chi si impegna nella vita e nel sociale,
chi vuole progredire e migliorare la situazione della propria famiglia.
Occorre stanare e saper coinvolgere
nuovamente questa parte più attiva e responsabile della società civile Italiana
che negli anni ha fatto un passo indietro stufa delle inettitudini di una classe politica indifendibile, per
riportarla al centro della vita politica e sociale dell’Italia.
Spero che dalla Leopolda esca la consapevolezza
di questa battaglia, per ridare a questi donne e uomini, a questo paese, nuova
fiducia nelle Istituzioni ed una guida e una prospettiva che si fondi sul Diritto,
sul sapere, sulla cultura, sul buonismo,
sulla pace e sulla coesistenza sociale.
L’oscurantismo medievale, Salviniano,
populista e sovranista, la cultura dell’odio sociale, del Rosario e del manganello,
va contrastato come fatto di civiltà prima ancora che politico.
Auspico un Partito nuovo e diverso che voglia fare
questa battaglia politica, lottando senza quartiere, nei luoghi di lavoro, nel Parlamento, nelle Regioni e nei Comuni e anche
nelle piazze, ovunque vi sia la necessità di tenere alta la bandiera della
Civiltà.
Chiudo ricordando una frase di Winston
Churchill “….Il politico diventa uomo di Stato quando inizia a pensare alle
prossime generazioni invece che alle prossime elezioni.“ …. ditelo a Salvini….ammesso
che sappia chi era Churchill….
Francesco Colucci

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